Nei tempi antichi il riso non si raccoglieva nei campi. Tutte le mattine, un chicco di riso compariva sul focolare del contadino e si infilava nella pentola che serviva per cuocere il riso. La moglie del contadino doveva cuocerlo senza nemmeno sollevare il coperchio della pentola, perché questo gesto era tabù (pantang).
Nel pomeriggio la pentola era piena di riso pronto per essere consumato.
Un mattino, la moglie del contadino dovette uscire per andare alla fattoria e raccomandò ai bambini di non scoperchiare la pentola del riso durante la sua assenza Dopo che la madre era uscita, una delle bambine, spinta delle curiosità, cercò di scoperchiare la pentola di nascosto dalle sorelle più grandi. Chinandosi per guardare dentro, vide una bambina che spari improvvisamente, non lasciandosi dietro che un chicco di riso. La sorella più grande, molto arrabbiata, rimproverò la piccola.
Quando la madre tornò, vedendo che non c’era riso nella pentola, comprese che qualcuno l’aveva aperta. Rimproverò la figlia che, disobbediente, aveva infranto il tabù Ma non c’era più nulla da fare. Da quel giorno, tutti devono lavorare sodo per piantare il riso, raccoglierlo e immagazzinarne i grani.